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lunedì 13 ottobre 2008

UN CAMBIAMENTO D'EPOCA

Ringraziamo Gianni Pittella (Presidente della delegazione italiana nel gruppo PSE del Parlamento Europeo e membro della Direzione Nazionale del PD) che ha accettato di scrivere per il nostro sito un articolo. Pubblichiamo il suo importante contributo:

"Abbiamo vissuto un'epoca di grandi cambiamenti,ora abbiamo un cambiamento d''epoca"
....sono parole di Al Gore che fotografano in modo efficace il passaggio di fase che stiamo attraversando. Veniamo da un secolo che ha sancito la fine delle ideologie totalizzanti e che e' stato portatore di una illusione : che il dio mercato potesse risolvere tutto,e che la politica e perfino le istituzioni potessero essere non dico accantonate,ma derubricate ad un ruolo di spettatori delle magnifiche opere del mercato. Di questa illusione e' figlia la la primazia del denaro,d'ell'arricchimento facile,d'ell'uso di tutti gli strumenti leciti e illeciti per fare ricchezza e farla in breve tempo...e' figlia la finanziarizzazione d'ell'economia, la speculazione sulle spalle di innocenti cittadini e risparmiatori. La tempesta finanziaria che si trasferisce nell'economia reale e apre le porte allà recessione,stronca questa illusione e ci regala,insieme alle drammatiche ansie e ai gravi problemi di questi e dei prossimi mesi, una grande opportunita'. Sulle macerie e' possibile ed e' necessario che rialzi la testa la politica,il primato delle istituzioni e la loro capacita' di governare la globalizzazione. Nessuno pensa al ritorno allo statalismo dispotico e pervasivo, ma e' evidente che la liberta" del l'economia di mercato va regolata e il campo di regolazione e' il contesto globale. Cosi come e' evidente che oggi puo' riprendere fiato un nuovo alfabeto di valori che rimetta al centro l'uomo, e ridia primato a quei principi e a quei diritti di cittadinanza che non a caso rappresentano la carta di identita' d'ell'europa. Ecco perche' l'europa e' indispensabile. Perche' e' il nucleo ancora in divenire del governo sovranazionale che insieme ad altre istituzioni e governi puo' assicurare un nuovo corso mondiale, fondato su regole comuni,valori e principi comuni. Ma l'UE deve iniziare sin da ora,dentro la crisi,a dimostare di aver capito il suo ruolo cruciale. La crisi è sistemica, quindi richiede risposte sistemiche almeno a livello comunitario: gli interventi nazionali nel momento di maggiore emergenza sono stati fondamentali ma da soli non possono bastare a fermarla. Quello di cui c'è bisogno adesso é un piano di dimensione europea che affronti i due problemi principali : la solidità patrimoniale delle banche,e la insufficiente crescita d'ell'economia europea. Ecco alcune proposte che abbiamo messo sul tappeto:

- Come prima misura di urgenza c'è bisogno di uno schema comune europeo per irrobustire il capitale delle banche di maggiori dimensioni. Gli istituti hanno perso la fiducia l'uno nell'altro e l'intero sistema del credito "all'ingrosso" si è bloccato. Bisogna immettere quindi in maniera coordinata liquidità nelle casse delle grandi banche transfrontaliere. La banca europea degli investimenti potrebbe essere l'istituzione in grado di raccogliere sul mercato dei capitali i fondi necessari per l'operazione sfruttando il fatto che i titoli sarebbero automaticamente garantiti dai governi europei. Si tratterebbe quindi di titoli "sicuri". Un'operazione del genere permetterebbe di non ricorrere ai bilanci nazionali. Il costo però non andrebbe fatto ricadere su tutti i governi europei, ma dovrebbe essere suddiviso in base a un modello che rispecchi l'origine della perdita;

- è urgente una regolamentazione europea per imporre la creazione di collegi di supervisori incaricati di controllare le principali istituzioni finanziarie transfrontaliere. Questi collegi possono essere composti dai supervisori degli Stati membri dove queste istituzioni hanno attività significative, riservando un ruolo completo al supervisore dello Stato membro dove il gruppo ha la sua sede.

- Bisogna affrontare una revisione urgente della direttiva europea che disciplina i sistemi di garanzia di deposito;

- è importante che il Consiglio europeo discuta anche di dossier sensibili come le proposte sulle esigenze in materia di fondi propri, quelle sulle agenzie di valutazione, e la prossima revisione della raccomandazione della Commissione sulla retribuzione dei dirigenti d'impresa.

- lancio di eurobonds( lo abbiamo proposto col collega Mario Mauro), cioe' titoli di debito garantiti dal bilancio comunitario da offrire ai risparmiatori,per finanziare un grande piano di crescita economica che richiami il piano Delors e la strategia di Lisbona (ricerca,innovazione tecnologia,grandi reti transeuropee, ambiente, energie alternative, banda larga europea, politiche peri giovani)

Gianni Pittella